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martedì 30 settembre 2014

Arancini di riso venere e pesce

Gli arancini, che passione! In questa ricetta vi proponiamo un'alternativa ai famosi timballi di riso siciliani ripieni di ragù e piselli. Gli arancini di riso venere e pesce infatti, sono realizzati con il riso nero, una qualità pregiata di chicchi conosciuta in Cina da secoli ma, fino all'Ottocento, riservata esclusivamente ai banchetti dell'Imperatore proprio per la sua rarità. Il riso venere ha un aroma molto particolare che ricorda la fragranza del pane appena sfornato e si sposa molto bene con il pesce. In questa ricetta abbiamo realizzato un ripieno di gamberetti, scampi e triglie, con l'aggiunta di piselli che costituiscono il ricco ripieno degli arancini. Per rendere gli arancini più compatti quando andrete a formarli, aggiungete al riso venere in cottura due cucchiai di amido di riso, perchè questa qualità di chicci ne contiene pochissima!


Ingredienti per 10-12 arancini

Riso venere 300 gr
Scalogno 1
Vino bianco 50 ml
Olio di oliva extravergine q.b
Sale fino q.b
Brodo di pesce q.b
Amido di riso 2 cucchiai
Pepe macinato q.b

PER IL RIPIENO

Gamberi freschi 200 gr
Scampi freschi 200 gr
Triglie fresche 200 gr
Piselli 150 g
Aglio 1 spicchio
Olio di oliva extravergine q.b
Sale fino q.b

PER LA COTTURA

Uova 2 medie
Semi di sesamo neri q.b
Olio di semi (per friggere) q.b


Preparazione


Arancini di riso venere e pesce
Per preparare gli arancini di riso venere e pesce, iniziate dalla pulizia del pesce (le teste e i carapaci vi servono per il fumetto di pesce). Per la pulizia dei gamberi, staccate delicatamente la testa, le zampette e sfilate il carapace: utilizzate queste parti per preparare il fumetto di pesce.
Arancini di riso venere e pesce
Togliete con una pinzetta l'intestino dei gamberi (4), il filetto nero centrale. Poi pulite anche gli scampi, staccando la testa e tagliando con la forbice il carapace per prelevare la polpa; sfilate anche l'intestino e tritate sia i gamberi che gli scampi. Infine prendete le triglie già pulite (in alternativa apritele per togliere le interiora), incidete le triglie nella parte superiore inserendo la lama del coltello vicino alla testa e sfilettatele (5), avendo cura di deliscare i filetti con delle pinzette. Poi sminuzzate i filetti ottenuti (6).
Arancini di riso venere e pesce
Tenete le preparazioni del pesce da parte e dedicatevi alla cottura del riso venere: tritate lo scalogno (7) e versatelo in una padella ampia con un filo d'olio (8). Fate soffriggere a fuoco lento evitando di far bruciare lo scalogno, poi aggiungete il riso venere (9).
Arancini di riso venere e pesce
Tostate il riso, poi dopo 5 minuti versate il vino bianco (10) e a mano a mano il fumetto di pesce (11) per favorire la cottura del riso venere (la cottura di questa qualità di riso è molto lunga, potete dimezzare i tempi utilizzando una pentola a pressione oppure acquistando il riso venere precotto). Verso la fine della cottura, aggiungete un pò di amido di riso che renderà gli arancini più compatti quando li andrete a formare. Terminate la cottura e spegnete il fuoco (12).
Arancini di riso venere e pesce
Mentre il riso venere cuoce, in un'altra padella versate abbondante olio e fate imbiondire uno spicchio d'aglio (13). Quindi versate il pesce tritato in precedenza (14), salate e pepate a piacere (15) e lasciate cuocere per 2 minuti.
Arancini di riso venere e pesce
Aggiungete i piselli (16) e cuocete pochi minuti (se usate piselli congelati, potete sbollentarli prima qualche minuto in acqua bollente); poi togliete l'aglio e spegnete il fuoco. Lasciate raffreddare le preparazioni e una volta fredde potete formare gli arancini: inumidite la mani con poco olio, poi appiattite un pò di riso sul palmo della mano e realizzate una conchetta al centro. Versate il ripieno all'interno del riso (17) e richudete (18) formando una pallina. Per dare la classica forma dell'arancino invece, formate la pallina poi stringete una parte per formare un apice.
Arancini di riso venere e pesce
In una terrina sbattete le uova e preparate i semi di sesamo nero; quindi passate gli arancini prima nell'uovo sbattuto poi nel sesamo nero (19) ricoprendo accuratamente tutta la superficie. Friggete uno o due arancini alla volta in abbondante olio di semi (non deve superare la temperatura di 170°) (20), poi riponeteli su un vassoio ricoperto con carta assorbente (21). Servite i vostri arancini caldi o tiepidi!

Conservazione


Conservate gli arancini di riso venere e pesce in frigorifero per 1-2 giorni al massimo, in un contenitore ermetico.
Potete congelare gli arancini dopo la panatura (solo se avete utilizzato ingredienti freschi non decongelati) e friggerli direttamente senza scongelarli.

Consiglio


Se volete dimezzare i tempi di cottura, potete utilizzare la pentola a pressione per cuocere il riso venere, oppure acquistare il risovenere precotto. Potete farcire gli arancini con il mix di pesce che preferite

lunedì 29 settembre 2014

Angel cake

L’angel cake è una famosa torta americana che deve il suo nome all’estrema leggerezza sia della consistenza che degli ingredienti utilizzati. Già nota ai primi dell'Ottocento, viene trascritta per la prima volta solo alla fine del secolo.
La particolarità di questo dolce sono gli ingredienti: l’angel cake è preparata solo con albumi d’uovo, senza olio nè burro. Inoltre viene cotta in uno stampo specifico per angel cake e chiffon cake: un cilindro molto alto, con il fondo piatto ed estraibile. 
Il risultato sarà un dolce morbidissimo, arioso e dal sapore delicato che potrete accompagnare o farcire con svariate creme, glassa o frutta fresca!



Ingredienti per uno stampo da chiffon

Farina tipo 00 160 gr
Sale 4 g
Zucchero semolato 270 gr
Mandorle 1 cucchiaino di estratto di mandorle amare
Uova albumi 480 gr (circa 12 uova)
Vaniglia i semi di 1 bacca o una bustina di vanillina
Cremor tartaro 6 gr (oppure la stessa dose di lievito chimico in polvere per preparazioni dolci)


Preparazione

Angel cake
Per preparare l'angel cake assicuratevi che gli strumenti per montare gli albumi siano perfettamente puliti, privi di ogni traccia di grasso. Procedete con la cottura degli albumi in un pentolino per bagnomaria oppure versando dell'acqua in un tegame capiente e sovrapponendo un pentolino più piccolo (in questo caso l'acqua non dovrà arrivare a toccare il fondo del pentolino). Separate gli albumi dai tuorli (questi ultimi potete conservarli al fresco coperti con pellicola a contatto ed usarli per preparare la crema pasticcera al cioccolato); versate gi albumi nel pentolino (1), accendete il fuoco dolce e inserite il termometro da cucina perchè la temperatura dovrà raggiungere i 45°; mescolate delicatamente gli albumi con una frusta mentre si scaldano (2) (in alternativa potete usare albumi a temperatura ambiente oppure scaldarli al mocroonde alla massima potenza 5-6 secondi alla volta). Una volta raggiunta la temperatura, versate gli albumi nella ciotola di una planetaria e sbatteteli con le fruste (3);
Angel cake
quando inizieranno a diventare bianchi, aggiungete l'estratto di mandorle amare (4), il cremor tartaro setacciato (5) e poi dopo un paio di minuti i semi della bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina) (6).
Angel cake
Mentre continuate a lavorare gli albumi versate lo zucchero non tutto insieme ma in tre volte (7). Quando anche lo zucchero si sarà incorporato e gli albumi saranno spumosi e omogenei (8) , spegnete la planetaria (9).
Angel cake
Trasferite il tutto in una ciotola apiente e aggiungete la farina e il sale setacciati (10). Con una spatola mescolate con delicatezza dall'alto verso il basso per evitare che il composto si smonti (11). Ora non vi resta che versare il composto nel classico stampo da angel cake o chiffon (18 cm di diametro del fondo, 23 cm in superficie e 10 cm di altezza) senza imburrarlo o infarinarlo (potete anche usare uno stampo per il pan di spagna imburrato e infarinato): versate il composto a mano a mano nello stampo senza batterlo per uniformare il composto, ma distribuendolo delicatamente con la spatola o il cucchiaio (12).  Cuocete la angel cake in forno statico preriscaldato a 190° per 30-35 minuti (se forno ventilato 170° per 25-30 minuti).
Angel cake
Trascorso il tempo indicato, provate a punzecchiare l’angel cake con uno stecchino da spiedino e se uscirà asciutto, potete sfornare il dolce, altrimenti cuocetelo per qualche altro minuto. Sfornate l’angel cake (13) e capovolgetela su un tagliere poggiandola sugli appositi piedini (14): in questo modo il dolce si raffredderà senza sgonfiarsi o inumidirsi. Una volta che sarà completamente freddo, sformatelo e con la lama di un coltello staccate delicatamente la base dello stampo. Servite la vostra angel cake semplice (15), accompagnata da una ricca crema pasticcera al cioccolato, oppure con un coulis di frutta o ancora ricoperta di glassa!

Conservazione


Potete conservare la angel cake sotto una campana di vetro per 1-2 giorni. Si sconsiglia la congelazione.

Per i più golosi, questa soffice torta si può accompagnare con una golosa crema pasticcera da realizzare con i tuorli avanzati! Se preferite rimanere sullo stesso tono del bianco che ne dite di una crema al latte? Sarà sicuramente deliziosa anche con una coulis di frutta!

domenica 28 settembre 2014

Focaccia dolce ai fichi

In giardino sono finalmente arrivati i fichi e avevo proprio voglia di provare questa focaccia di cui avevo tanto sentito parlare! Sono partita da una ricetta trovata su internet alla quale ho apportato alcune modifiche. Spero vi piaccia, e se  volete apportare qualche cambiamento, be è solo questione di usare un po di fantasia!

Ingredienti:

250 g di farina integrale
12 g di lievito di birra
50 ml di olio evo
150 ml di latte di soia
5 g di sale
2 C di succo d’agave
4 fichi
zucchero di canna qb
acqua qb












Procedimento:

In una ciotola versare la farina a fontana e al centro aggiungere il succo d’agave, il lievito sciolto in un po’ di latte, preso dal totale, e l’olio. Iniziare a mescolare e unire anche il resto del latte. Per ultimo aggiungere il sale. Impastare ora con le mani fino a formare una palla non troppo dura, eventualmente aggiungere altro latte. Rimettere la palla nella ciotola, far lievitare nel forno con la luce accesa e coperta con un tovagliolo umido per circa 2 ore. Trascorso questo tempo si può stendere l’impasto con le mani, io ho utilizzato una teglia rotonda coperta di carta forno (bagnata e strizzata). Poi praticare con le dita dei solchi in modo da poterci appoggiare i fichi tagliati a spicchi e lasciar riposare ancora per un’altra 1/2 ora, sempre coperta con il tovagliolo umido. Preriscaldare il forno a 180°, intanto spennellare la superficie con un po’ di acqua e olio e spolverizzare con lo zucchero di canna. Infine infornare per 20 minuti.

Osservazioni:

Dunque, la focaccia è piuttosto piccolina utilizzando queste dosi, quindi se volete una bella focaccia alta e morbida vi conviene raddoppiarle! Nella ricetta che avevo trovato si usava il burro invece dell’olio, io non volevo mettere troppi grassi, ma probabilmente usando quello rimarrebbe più morbida (quello di soia intendo, ovviamente). Come sapore l’impasto da solo non è dolcissimo, ma ci pensano i fichi a completarlo perfettamente. Se utilizzate la farina 00 potete farla lievitare 1 ora la prima volta e 1 ora la seconda, io ho fatto così perchè quella integrale fa un po’ più fatica. 

sabato 27 settembre 2014

Galletto ripieno in salsa di frutta

Il galletto ripieno in salsa di frutta è un secondo piatto particolare e raffinato; il galletto viene riempito con una farcia di pere, mele, castagne, prugne e salsiccia e cotto al forno assieme a un contorno della medesima frutta.

La pietanza che se ne ricava è un delizioso e delicato secondo piatto adatto a varie ricorrenze come il Natale, San Valentino, un anniversario o qualsiasi occasione importante che richieda un piatto originale.



Difficoltà:media
Preparazione:30 min
Cottura:60 min
Dosi per:4 persone
Costo:medio
Presentazione



Ingredienti per il galletto

Burro 50 g
Salvia 4 foglie
Rosmarino 2 rametti
Alloro 2 foglie
Mele Golden a cubetti 60 gr
Pere Abate a cubetti 60 gr
Prugne secche 100 gr
Castagne lessate e sbucciate 200 gr
Olio di oliva 4 cucchiai
Brandy 1/2 bicchierino
Brodo vegetale 1 mestolo
Pollo 2 galletti del peso di circa 500 gr l'uno (già svuotati delle interiora)
Aromi per arrosto in polvere 2 cucchiai

PER IL RIPIENO

Prugne secche 50 gr
Castagne lessate e sbucciate 50 gr
Salsiccia 120 g
Brandy 1/2 bicchierino
Mele sbucciate a cubetti 60 gr
Pere sbucciate a cubetti 60 gr
Sale q.b.
Pepe macinato q.b.


Preparazione

Galletto ripieno in salsa di frutta
Sbucciate la mela e la pera, quindi tagliate la frutta a dadini . Sbriciolate 50 gr di castagne e spezzettate 50 gr di prugne (se sono molto secche lasciatele rinvenire per qualche minuto nell’acqua tiepida). In una ciotola ponete 60 gr di cubetti di mela e 60 gr di pera (1), aggiungete la salsiccia sbriciolata (2), le prugne spezzettate e le castagne sbriciolate (3), mezzo bicchierino di brandy (4), il sale e il pepe.
Galletto ripieno in salsa di frutta
Amalgamate bene gli ingredienti impastandoli con le dita e lasciate riposare 10 minuti (5). 
Fiammeggiate i galletti (6) per togliere le eventuali piccole piume quindi lavateli e asciugateli per bene. Tritate le foglie di salvia e gli aghi di rosmarino.

Galletto ripieno in salsa di frutta
Spalmate con del burro ammorbidito l’esterno e l’interno dei galletti (7), cospargeteli di aromi per arrosto e di aromi freschi   tritati (8), quindi salate e pepate. Imbottite i due galletti con il ripieno preparato (9) poi cucite le aperture con ago e filo (10-11).
Galletto ripieno in salsa di frutta
Procuratevi una teglia che contenga i galletti comodamente ma che non sia troppo grande, mettete al suo interno 4 cucchiai di olio, adagiatevi i galletti e ponete tutto intorno la frutta rimasta . Aggiungete il brodo vegetale , il brandy e collocate sui due galletti le due foglie di alloro (12). Infornate in forno già caldo a 200° per circa 60 minuti, cospargendo ogni tanto i galletti con il fondo di cottura. A cottura ultimata, servite i galletti accompagnandoli con la frutta e irrorandoli con il proprio fondo di cottura.

venerdì 26 settembre 2014

Buongiorno a tutti, oggi voglio presentare una ricetta adatta a tutti.....onnivori, vegetariani e vegani! Per quelli di voi restii a provare ricette prive di qualsiasivoglia grasso o elemento di origine animale dico, aprite mente e stomaco, vedrete che esistono ricette davvero gustose e facili da preparare anche se si discostano un po dalla "cucina tradizionale"....Sono sicura che dopo questa ricetta ne cercherete di altre nei vari siti e blog di ricette vegan....inoltre sono perfette per la dieta, se qualcuno sta cercando di perdere un po di peso, o di ripulirsi dagli eccessi dell'estate, questa è la giusta via!!



Ingredienti per i burger (per 2 persone):


160 g di lenticchie rosse decorticate
1 bicchiere e 1/2 di acqua
2 patate di medie dimensioni
1 carota piccola
2 cucchiai di olio evo
1/2 cipolla bianca
zenzero in polvere qb
paprika in polvere qb
semi di cumino qb
curry in polvere qb
sale fino qb

Ingredienti per la salsa:
8 pomodorini
rucola qb
3 mandorle
peperoncino fresco o secco qb
sale fino qb

Procedimento:

Tagliare le patate e farle lessare in abbondante acqua salata per 15 minuti. Tagliare la cipolla a fettine e farla rosolare in un filo di olio per qualche secondo. Aggiungere la carota tagliata a cubetti e cuocere per 10 minuti a fuoco basso. Spegnere il fuoco e tenere da parte. Nel frattempo lavare le lenticchie sotto l’acqua corrente e scolarle. Versarle in un pentolino con 1 bicchiere e 1/2 di acqua e farle cuocere per 20-30 minuti fino a quando inizieranno a sfaldarsi. Farle raffreddare completamente e trasferirle in una ciotola. Frullare le patate in un mixer sino ad ottenere una crema densa. Aggiungere alle lenticchie le patate, le spezie (zenzero, paprika, curry e semi di cumino), la carota, la cipolla, 1 pizzico di sale ed amalgamare. Creare dei burger aiutandosi con un coppapasta e farli riposare in frigo per 20 minuti. Cuocere in una padella antiaderente con i 2 cucchiai di olio fino a doratura. Per la salsa versare tutto nel mixer e frullare.

Piccoli consigli:

Potete sostituire le patate con 2 panetti di tofu al naturale. Ricordatevi di non salare troppo i burger perchè il curry è molto saporito già di suo. E’ possibile cuocere in forno a 180° per 20 minuti. Nella foto vedete anche un pane per tramezzini di accompagnamento. Ho utilizzato un coppapasta per dargli la forma tonda.

giovedì 25 settembre 2014

Pansotti alla genovese

I pansotti sono una speciale pasta ripiena, molto simile ai ravioli, ma con un ripieno particolarmente delicato a base vegetariana.
L’originale e antica ricetta genovese prevede l’utilizzo di un mix di erbe di campo per la realizzazione del ripieno, ma oggigiorno il vegetale comunemente usato è soprattutto la boraggine.
Alternativa valida sono anche le biete o gli spinaci, ma lo speciale aroma della boraggine, così unico e delicato, conferisce ai pansoti un profumo ed un gusto veramente unici, per cui vi consiglio caldamente di affidarvi a questa verdura per preparare il vostro ripieno
.
I pansotti, un po’ come i ravioli, possono essere conditi al sugo (di carne o vegetale) o “in bianco”, ovvero solo olio e parmigiano.
Ma se vogliamo restare fedeli alla tradizione della mia terra, la Liguria, non possiamo esimerci dal condirli con una deliziosa e semplicissima salsa di noci.
Cominciamo quindi a preparare i nostri pansoti.
Tempo di preparazione: 2 ore
Tempo di cottura: 2/3 minuti
Difficoltà: media
Costo: basso
Pansoti

Ingredienti  per 4 persone:

Per la pasta:

Farina tipo 00: 350 gr.
Uova: 1
Acqua quanto basta
Un pizzico di sale

Per il ripieno

Boraggine (o spinaci o bietole): 1 kg
Uova: 2
Parmigiano reggiano grattato: 50 gr
Ricotta vaccina: 200 gr
Noce moscata: una bella grattata
Sale: q.b.

Preparazione:

Pulite la boraggine (o altra verdura da voi scelta), lavatela e fatela lessare per circa 20 minuti in acqua salata.
Scolate la verdura, strizzatela bene per eliminare quanta più acqua possibile e tritatela finemente a coltello (no mixer perchè potrebbe diventare una poltiglia di consistenza poco piacevole).
Una volta che la boraggine si è raffreddata, mettetela in una terrina e unitevi le uova, la ricotta, il parmigiano, la noce moscata ed il sale amalgamando bene il composto.
Preparate quindi la sfoglia.
Disponete la farina a fontana e nel centro mettete l’uovo ed un pizzico di sale.
Cominciate ad impastare, aggiungendo poca acqua in modo da ottenere un impasto liscio e sodo.
Adesso potete scegliere di procedere in due modi diversi, ovvero stendere la sfoglia a mano, con l’ausilio del mattarello, oppure usare l’irrinunciabile macchinetta a rullo : a voi la scelta, anche se devo dirvi che la sfoglia tirata a mano non ha paragoni in termini di consistenza, soprattutto se anche a voi, come a me, piace la pasta sottile ma non troppo.
Una volta stesa la sfoglia, tagliatela a quadrati di circa 5 cm di lato, mettete un cucchiaino di ripieno, richiudete a triangolo il pansoto e premete accuratamente i bordi con le dita o con i rebbi di una forchetta. Secondo la tradizione, invece, il pansoto dovrebbe avere la forma di un grosso raviolo ben “panciuto” e per la storia del pansoto vi rimando qui.
Portate a bollore abbondante acqua salata in una pentola capiente, calate i pansoti e fateli cuocere un paio di minuti da quando risalgono a galla (se la sfoglia è molto sottile basta anche un solo minuto, se è più spessa sarà necessario prolungare leggermente la cottura).
Scolateli e conditeli nel modo da voi preferito.
Pansoti 1

mercoledì 24 settembre 2014

Babaganoush

Il babaganoush è una crema a base di polpa di melanzane, originaria del Medio Oriente e diffusa anche nel Nord Africa in diverse varianti. La tradizione culinaria di questi paesi prevede un uso massiccio delle melanzane, in particolare la loro riduzione in purea. Questo piatto, uno dei più popolari della cucina mediorientale, si prepara in poche semplici mosse, ottenendo un risultato dal gusto unico e deciso: dopo aver cotto le melanzane in forno, basta ricavarne la polpa, condirla con olio, sale e pepe e aromatizzarla con del succo di limone, uno spicchio d’aglio e la tahina. La tahina è un’altra tipica crema mediorientale, preparata con i semi di sesamo, che vengono macinati e lavorati fino ad ottenere una crema densa, impiegata nella preparazione di diversi condimenti. Dopo aver amalgamato il tutto, concludete con una spolverata di foglioline di menta tritata, per conferire una nota fresca a questo antipasto dal sapore marcato. Il babaganoush è ideale per accompagnare le falafel, le tipiche polpette a base di fave o ceci tritati, oppure la pita, il pane tondo e morbido, diffuso anche in Grecia oltre che in Medioriente. Con il babaganoush porterete in tavola un mix di profumi mediterranei con cui aprire un pranzo o una cena da mille e una notte!




Difficoltà:bassa

Preparazione:15 min
Cottura:90 min
Dosi per:8 persone
Costo:basso



Ingredienti

Melanzane 2 medie (circa 600 gr)
Aglio 1 spicchio
Tahina 50 g
Limoni il succo di 1
Olio di oliva extravergine q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Menta fresca qualche fogliolina


Preparazione



Babaganoush

Per preparare il babaganoush, iniziate lavando e asciugando accuratamente le melanzane. Dopodichè ponetele su una leccarda ricoperta di carta forno (1) e cuocetele in forno statico preriscaldato a 180° per 1 ora e mezza (se usate il forno ventilato, cuocete a 160° per 1 ora e 20), rigirandole un paio di volte per far sì che cuociano bene su tutti i lati. Quando la buccia sarà raggrinzita e avranno raggiunto una consistenza molle (2), sfornatele e quando si saranno intiepidite, eliminate il peduncolo (3).

Babaganoush

Incidetele la buccia con la punta di un coltello (4), aprite le melanzane e scavate la polpa con un cucchiaio (5). Trasferite la polpa in una ciotola capiente e schiacciatela con i rebbi di una forchetta (6), quindi salate e pepate a piacere.

Babaganoush

Versate l’olio extravergine di oliva e schiacciate uno spicchio d’aglio all’interno del composto con l’apposito attrezzo (7), oppure tritatelo con un coltello. Ora spremete il succo di un limone con uno spremiagrumi (8) e filtrate il succo ottenuto in una ciotola con un colino (9).

Babaganoush

Versate quindi il succo di limone filtrato nel composto (10) e aggiungete la tahina (11). Mescolate bene il tutto (12).

Babaganoush

Ponete qualche fogliolina di menta su un tagliere e tritatela finemente (13), dopodichè unitele al composto e amalgamate il tutto (14), fino ad ottenere una crema densa e raggrumata (15). Il vostro babaganoush è ora pronto per essere gustato!



Conservazione




Potete conservare il babaganoush in frigo in un contenitore ermetico o ben coperto da pellicola per 3-4 giorni. Potete congelarlo e scongelarlo in frigorifero il giorno prima di utilizzarlo.

lunedì 22 settembre 2014

crumble di albicocche

Il crumble di albicocche è il dolce classico di fine estate che tende la mano alla stagione in arrivo, conservando i gusto della solarità delle albicocche. È una ricetta vegetariana veloce, che sposa il concetto di semplicità ma con gusto. Di origine inglese e irlandese, solitamente viene servito utilizzando frutta secca, mele, spezie e rabarbaro. Ma ne esiste anche una versione salata molto corposa che, secondo la tradizione anglosassone, prevede la presenza di carne, verdure, salse e formaggio. La tradizione del crumble nasce dalla necessità di preparare un dolce con pochi e razionati ingredienti, tipico del periodo di guerra. L’impossibilità di impiegare farina, burro e zucchero aveva spinto verso l’utilizzo parsimonioso di pochissimi elementi. La parola crumble significa “briciola” e ciò è dato dalla copertura del dolce fatta con un impasto grossolano, che ne replica l’effetto.



Ma negli anni il crumble ha sposato una filosofia diversa, ovvero utilizzare la fruttamolto matura seguendone la stagionalità. Questa particolarità rende la ricetta vegetariana molto più morbida e soffice, sia al taglio che al palato.


Ingredienti :


Per preparare il crumble alle albicocche, bisogna procurarsi:
1 kg di albicocche mature ma sode;
150 gr di farina 00 oppure 100 gr di farina di farro;
150 gr di zucchero grezzo di canna;
130 gr di burro anche di soia;
70 gr di mandorle senza guscio;
4 noci sgusciate;
stecca oppure essenza di vaniglia.

Procedimento :


Lavate accuratamente le albicocche, tagliatele in 4 pezzi eliminando il nocciolo. A parte immergete in acqua le mandorleper eliminare la pelle, quando saranno pronte tritatele con i gherigli di noci. Preparate il crumble amalgamando in una ciotola in modo grossolano la farina, il burro freddo tagliato a pezzi, il trito di noci e mandorle, lo zucchero, l’essenza di vaniglia e facoltativamente un pizzico di sale. L’effetto finale dovrà risultare simile a grosse briciole poco amalgamate, riponete perciò il tutto coperto in frigorifero per circa 10 minuti. Nel frattempo preriscaldate il forno a 180° e imburrate velocemente una tortiera, disponete all’interno i pezzi di albicocca uno accanto all’altro in modo da coprire ogni spazio. In alternativa, distribuitele in tante piccole cocottine da forno.

Versate quindi il crumble così da ottenere uno strato uniforme e coprendo al contempo le albicocche. Infornate lasciando cuocere e dorare per circa 40 minuti. Il risultato finale dovrà mostrare una superficie croccante e dorata, con un interno soffice e delicato. Si serve tiepido o freddo accompagnato da panna montata, oppure con del gelato alla crema. Nella terra d’origine il dolce è impreziosito dalla vicinanza di una crema particolare chiamata custard, dalla consistenza mediamente liquida e dall’aroma di vaniglia. Il crumble è un dolce semplice, genuino, ottimo da servire per l’ora della merenda o anche come delizia a fine pasto. Sia come dessert da piatto, che nelle cocottine, come dolce a cucchiaio in bicchieri o contenitori piccoli di vetro. Un bicchiere al succo di rabarbaro potrà accompagnare deliziosamente il momento della degustazione.

venerdì 19 settembre 2014

Culurgiones ogliastrini: primo piatto tipico della Sardegna

Questi giorni mi sento molto "patriottica"...dopo la ricetta dele sebadas di ieri, non potevo privarvi della ricetta dei culurgiones...credo sia la ricetta di pasta fresca ripiena più buona che abbia mai provato e fatto provare...quando vengono a trovarmi da fuori è il primo che consiglio senza pensarci due volte...e fin'ora ha riscosso sempre un discreto successo!


I culurgiones (nome in lingua sarda, detti anche culurgionis, culurjones, culurjonis, culirjonis, culunjonis, culinjonis, culurzones, in italiano culurgione o culurgioni) è un primo piatto tipico della cucina sarda, della zona dell' Ogliastra. La ricetta dei culurgiones ha delle varianti a seconda del paese d'origine e possiamo trovarla principalmente in tre varianti:

• nell'Ogliastra e nelle zone dell'interno vengono preparati con pasta fresca di semola di grano duro e un ripieno di pecorino sardo, oppure di patate e menta , chiusi in modo da formare con le dita una piccola spiga, cotti in acqua bollente e conditi sempre col sugo di pomodoro e pecorino grattugiato.
• I culurzones della Barbagia, importati sempre dall'Ogliastra, sono ripieni di pecorino fresco e vengono conditi con un sugo di pomodoro e carne di maiale a cubetti, o in alternativa con sugo di pomodoro e salsiccia fresca, il tutto condito da pecorino stagionato grattugiato.
• nella Sardegna meridionale, e in genere nel Campidano, si tratta di una sorta di ravioli preparati con pasta fresca di semola digrano duro con un ripieno di ricotta fresca di pecora o di capra, uovo e zafferano (e l'aggiunta in alcuni casi di pecorino sardo,bietole o spinaci), conditi, dopo la cottura, con sugo di pomodoro fresco e basilico ed una spruzzata di buon pecorino.




La forma oblunga a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga.
Un tempo venivano preparati per le festività di tutti i santi. Oggi, invece, vengono preparati per ogni ricorrenza importante.

La ricetta che vi presentiamo oggi è quella tipica di Baunei (Ogliastra).

Ingredienti per il ripieno dei Culurgiones ogliastrini:

1kg. di formaggio pecorino fresco dolce grattugiato, con circa 1 mese di stagionatura
800gr. di patate bollite e schiacciate
½ bicchiere di olio d’oliva, (in antico si usava “olle seu”, grasso perirenale d’agnello!)
3 cucchiaini colmi di menta sminuzzata
2 spicchi d’aglio sminuzzati finemente
1 fetta di “casu e fitta”, formaggio freschissimo e salato, di tradizione sarda
1 bicchiere di latte (se occorre, per amalgamare il tutto)

mettete in una terrina il formaggio grattugiato e le patate schiacciate, mischiate bene fino a formare un impasto omogeneo; in un tegamino fate scaldare l’olio, appena caldo mischiate l’aglio sminuzzato e girate, spegnete il fuoco e aggiungete la menta sminuzzata, girate ancora, poi versate nell’impasto precedentemente preparato, mischiare e amalgamare bene; con un assaggio controllate il grado di sale, se insipido aggiungere un po di “casu e fitta”, fino a che l’impasto sembri saporito a vostro piacimento, se alla fine l’impasto dovesse apparire molto consistente, ammorbidire con un po di latte tiepido.
Lasciate raffermare il tutto, nel frattempo prepareremo la pasta dove avvolgeremo il ripieno.

Ingredienti per la pasta dei Culurgiones ogliastrini:


1 kg. di semola
½ kg. di “granito”, (altro tipo di farina, astenersi impiegare la farina “00”)
½ litro d’acqua con un cucchiaino di sale

In una spianatoia mischiate le due farine, ponete in un contenitore impastando e aggiungendo poco per volta l’acqua salata, lavorate anche per 20 o più minuti fino a formare una pasta elastica; con la macchina apposita per la sfoglia, (in alternativa mattarello), stendete la pasta come quando si prepara per i ravioli classici. Prendete un bicchiere tondo dal diametro di circa 10 cm. o una formina analoga, premete sulla pasta in modo da ricavare dei dischi di pasta, i ritagli si possono riutilizzare per creare altre strisce di pasta.
Deponete al centro dei dischi, con un cucchiaino, il ripieno che nel frattempo ha riposato; sollevate due lembi opposti del disco e chiudete con le dita a “spiga”, per chi non lo sapesse fare si propongono delle foto, in alternativa si può usare la “rotella” per chiudere i ravioli, ma l’aspetto esterno ne risulterà cambiato da quello tradizionale.

Portate l' acqua ad ebollizione, deponete delicatamente i culurgiones, scolate dopo qualche minuto, condite con salsa di pomodoro e formaggio, quindi servite a tavola.




Frittelle di farina di castagne con le mele



per
6 PERSONE
esecuzione
MEDIA
preparazione
20 MIN.
cottura
35 MIN.
calorie
600
vino
RECIOTI DI SOAVE

INGREDIENTI :

  • 1 kg di mele
  • 150 g di farina di castagne
  • 100 g di farina bianca
  • 150 g di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di rum
  • 1 bustina di lievito
  • olio
  • sale






PROCEDIMENTO :

In una casseruola versate mezzo bicchiere d’acqua, aggiungete le mele sbucciate e tagliate a grossi dadi e cuocete per venti-venticinque minuti mescolando di tanto in tanto, alla fine deve risultare una specie di purea granulosa.



Passatela in un colino e lasciate sgocciolare.
Unitevi i due tipi di farina, le uova, il lievito e un pizzico di sale.
Friggete il composto a cucchiaiate in una padella con abbondante olio caldo.
Possono anche essere servite con un arrosto di maiale.

La farina di castagne eredita dai frutti le proprietà energetiche, ricostituenti, antianemiche, antisettiche e tonificanti. Per risultare digeribile, deve provenire da castagne mature ed essere ben cotta, tuttavia nei soggetti più sensibili potrebbe causare gonfiori addominali.

SEBADAS SARDE

Avete mai provato qualche dolce sardo? vi assicuro che sono una vera delizia. Oggi vi propongo la ricetta de "las seadas". Questi dolci sono tipici di Oliena, cittadina del Nuorese. Il miele può essere servito anche a parte, o sostituito da una spolverata di zucchero. Il nome deriva dal termine dialettale “seu” cioè grasso. E, infatti, il grasso conferisce a questi dolci la tipica lucentezza.







per
6 PERSONE
esecuzione
MEDIA
preparazione
20 MIN. + 30 MIN. DI RIPOSO
cottura
30 MIN.
calorie
642
vino
SARDEGNA SEMIDANO AMABILE

INGREDIENTI

  • Per la pasta
  • 300 g di farina
  • 50 g di strutto
  • Per il ripieno
  • 300 g di pecorino fresco a scaglie
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • buccia grattugiata di limone o di arancia
  • cannella
  • Per la finitura
  • miele di fior d’arancio oppure miele amaro
  • zucchero
  • olio

PROCEDIMENTO

Preparate la pasta: amalgamate la farina con lo strutto, un cucchiaio d’olio e tanta acqua quanta è necessaria per ottenere una massa liscia e morbida, fatene una palla e lasciatela riposare 30 minuti. Stendete la pasta a sfoglia, ricavatene tanti dischetti della misura preferita, su ognuno mettete una-due scaglie di formaggio pecorino, un pizzico di zucchero e uno di cannella, un po’ di buccia grattugiata di limone, ripiegate la pasta e sigillatene bene i bordi. In una padella scaldate abbondante olio e friggetevi le seadas. Sgocciolatele quando sono dorate e asciugatele su carta assorbente da cucina. Cospargetele con lo zucchero, tuffatele rapidamente nel miele, disponetele sul piatto da portata e servite subito.

giovedì 18 settembre 2014

Salsa alle noci

La salsa alle noci è una tipica ricetta della gastronomia Ligure, utilizzata per condire svariati primi piatti, è particolarmente conosciuta per essere il condimento perfetto per i famosi "pansotti alla genovese".
Tradizionalmente la salsa di noci era chiamata "Tocco de nux" e veniva preparata con le noci che si andavano a raccogliere durante l'autunno.


Ingredienti

Olio d'oliva 1/2 bicchiere
Noci 250 g
Aglio 1 spicchio
Pinoli 30 g
Parmigiano reggiano 40 g
Latte 250 ml circa
Maggiorana 1 rametto
Sale q.b.
Pane mollica 40 gr

Preparazione

Salsa alle noci
Per preparare la salsa alle noci, la prima cosa da fare è scottare i gherigli per almeno 5 minuti in acqua bollente (1), in modo che risulti poi più facile spellarli.
Passati i 5 minuti, scolate i gherigli e lasciateli intiepidire. Nel frattempo mettete la mollica di pane a mollo nel latte dentro ad una ciotola (2) e quando sarà ben morbida ed inzuppata scolatela, tenendo da parte il latte strizzato (3).
Salsa alle noci
Spellate i gherigli uno per uno (4) e metteteli in un frullatore (o nel mortaio se lo possedete) insieme ai pinoli, all'aglio, al formaggio (5) e all'olio (6).
Salsa alle noci
Aggiungete quindi il pane precedentemente ammollato e scolato e la maggiorana (7): azionate il frullatore ed aggiungete un po' di latte (potete utilizzare quello usato per ammollare la mollica di pane), tanto quanto basta ad ottenere una crema densa (8), quindi aggiustate di sale.
Quando avrete ottenuto un bel composto omogeneo, la vostra salsa alle noci (9) sarà pronta per essere utilizzata come condimento per pasta semplice o ripiena, come i famosi pansotti liguri.

Curiosità

Sembra che la ricetta della salsa di noci, sia stata inventata dai contadini liguri appositamente per condire i pansotti alla genovese, anch'essi tipici della gastronomia della Liguria.

mercoledì 17 settembre 2014

Guacamole, l'autentica ricetta messicana

Ecco qua la ricetta del famoso "guacamole", una salsa messicana utilizzata come accompagnamento in diversi aperitivi e piatti messicani.  Vi assicuro che potete star certi della sua autenticità, in quanto ha passato l'esame di diversi amici messicani. 
E ora...manos a la obra!!


Ingredienti per due persone:

2 aguacates
40 grammi di cipolla
80 grammi di pomodori
1 peperoncino piccante fresco
1/2 limone (o lime)
Alcune foglie di cilantro (coriandolo fresco) 
Sale q.b.

Procedimento:

Per evitare che diventino neri, prima di pelare e pulire gli agucates prepariamo gli altri ingredienti.
Tritiamo la cipolla, facciamo lo stesso con il pomodoro dopo averlo ripulito dai semi (a piacere si può eliminare anche la pelle). Ora tritiamo anche qualche foglia di cilantro (ne basta molto poco), senza esagerare per evitare che il guacamole sappia solo a cilantro!!Facciamo lo stesso con il peperoncino piccante. Per non esagerare basta tritarlo molto finemente e riempire un cucchiaino da te, possiamo sempre aggiungerne dopo se ci sembrerà il caso.
A questo punto possiamo pelare gli aguacates. Una volta puliti, prendete la polpa e usando una forchetta riduciamola in purè dentro una ciotola, aggiungiamo un poco di succo del limone o lime (un cucchiaino basterà), tutti gli ingredienti precedentemente prepararti e il sale. Mescoliamo tutto per bene, e se serve aggiustiamo di sale, peperoncino o cilantro. Ecco qua il nostro guacamole pronto da servire!!

Trucchi e trucchetti:

Non buttare l'osso dell'aguacate, infatti se non mangiamo tutta la salsa, la cosa migliore da fare e mettere l'osso nel mezzo e coprire con pellicola trasparente. La pellicola deve stare a contatto con la salsa!! In questo modo si conserverà meglio in frigo.

Scegli degli aguacates ben maturi per poterli ridurre in purè più facilmente!